Scaglia Emilio ✞ 03/06/1944

  • Data:
    03/06/1944
  • Età:
    21
  • Data di nascita:
    19/11/1925
  • Causa:
    Evento Bellico
  • Grado:
    Guardia PAI
  • Reparto:
    Nucleo PAI "Mazzini"
  • Corpo:
    Polizia dell'Africa Italiana
  • Provincia:
    Roma

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5 risposte

  1. Maurizio+Bedin ha detto:

    Buona sera.

    Kappler fu condannato anche per le varie sentenze di morte come quella dei due poliziotti?
    Con cordialità.

    Maurizio Bedin, Sabaudia (Latina).

    • Gianmarco Calore ha detto:

      Buonasera.
      Di questo non siamo a conoscenza.

    • Maurizio+Bedin ha detto:

      Perché allora viene citato nella scheda relativa ai due sfortunati poliziotti, se non è stato il diretto responsabile della loro fine?
      Con cordialità.

      Maurizio Bedin, Sabaudia, (Latina).

    • Fabrizio Gregorutti ha detto:

      Il colonnello Kappler era il comandante della GESTAPO di Roma, responsabile dell’arresto degli agenti Scaglia e Lupis e della prigione di Via Tasso dove vennero detenuti e torturati e la sentenza che condannava a morte loro ed altri quattro patrioti fu emessa da un tribunale militare tedesco (del quale conosciamo benissimo l’indipendenza, l’imparzialità e la correttezza giuridica).
      Anche se la fucilazione dei sei partigiani venne eseguita da un plotone della PAI (ahimè!) il responsabile del loro arresto e della loro morte (cosa che, durante il Reich millenario era di fatto consequenziale) fu il colonnello delle SS Herbert Kappler, il vero “padrone” di Roma, a meno che non si voglia supporre l’indipendenza della magistratura tedesca, non solo militare, tra il 1933 ed il 1945 in Germania e nell’Europa occupata.
      La citazione del destino successivo di Kappler ci è parsa quindi obbligatoria, anche se non siamo a conoscenza di eventuali contestazioni a suo carico per le fucilazioni di Forte Bravetta nel processo del Dopoguerra .

      Prevengo una sua eventuale domanda: non siamo a conoscenza di provvedimenti giudiziari a carico dei membri del tribunale militare tedesco che condannò a morte i sei patrioti di forte Bravetta e nemmeno nei confronti dei membri del plotone d’esecuzione che eseguì la sentenza.

  2. Maurizio+Bedin ha detto:

    Buona sera.

    Questa mattina, stando a quanto riportato dalla stampa (quotidiano “Il Tempo), davanti alla Questura di Roma, è stata collocata una pietra di inciampo in memoria del sacrificio dei due caduti.
    Con cordialità.

    Maurizio Bedin, Sabaudia (Latina).

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