Scusaci Tommaso
Ho aspettato qualche giorno per scriverti queste poche righe, speravo che in questo poco tempo potessi in qualche modo trovare le parole giuste per spiegarti perché è successo, perché qualcuno ha deciso di strapparti dalla tua culla e appoggiarti cadavere tra le gelide frasche di un boschetto.
Ti giuro, un motivo l’ho cercato, una spiegazione ho provato a darmela per potertela spiegare ma. Ahimè, non ci sono riuscito.
Forse potrei spiegarti che, te lo giuro, il mondo dei grandi non è così brutto come qualcuno ti ha dimostrato in maniera così prematura ma sono certo che non mi crederesti mai; potrei provare a dirti che la giustizia degli uomini sarà seria, dura ed implacabile con chi non ti ha dato la benché minima opportunità di godere delle bellezze di questo mondo e della vita stessa, potrei provare, ma non ci crederei nemmeno io perché qualsiasi condanna patiranno i tuoi assassini non sarà abbastanza per tutto quello che ti hanno tolto.
Forse, Tommaso, sarebbe giusto chiederti scusa per il pessimo esempio che nostro malgrado ti abbiamo dato noi “Grandi”….sarebbe meglio eliminarlo il “Forse” anche se mi duole dover chiedere scusa per persone che di umano, purtroppo, hanno solo il DNA.
Spero almeno apprezzerai da lassù in mezzo agli Angeli di cui certamente anche tu ora farai parte, lo sforzo eccezionale dei nostri colleghi che ti hanno cercato senza sosta, che hanno sperato sino all’ultimo di poter sentire il tuo pianto disperato per poterti sottrarre alla furia omicida di quei balordi e che alla notizia della tua triste sorte hanno pianto e sentito morire quella forte speranza di trovarti solo smarrito e spaventato.
Questo pensiero personale lo metto qui perché, in fondo, qui celebriamo Uomini Grandi, senza virgolette, che nella loro vita hanno cercato di placare le medesime meschinità che tu indifeso hai dovuto prematuramente conoscere.
Proteggici da lassù, se puoi, ti giuro che noi “Grandi” non siamo tutti uguali.
Il Webmaster
Rinelli Michele
Nulla da aggiungere, se non un GRAZIE per quanto scritto.