Naldi Remo ✞ 24/09/1944

- Data:24/09/1944
- Età:25
- Provincia di nascita:Bologna
- Luogo di nascita:Bologna
- Grado:Brigadiere
- Causa:Evento Bellico
- Provincia:Modena
- Corpo:Polizia Repubblicana
- Reparto:Questura Repubblicana di Bologna
Fu passato per le armi nel Modenese dai partigiani. Il suo corpo non venne mai recuperato.
Dalla dinamica degli eventi come di seguito riportati non è chiaro se si sia trattato di un tentativo di infiltrazione o di vera e propria diserzione dettata dalla volontà di passare ai partigiani.
Intervenne Dichiarazione di Morte Presunta con sentenza del Tribunale di Bologna pubblicata in G.U. del 21/08/1950.
Alcune fonti lo indicano con il cognome di BALDI. Viene anche indicato con il grado di sergente, assimilabile a quello di brigadiere. Risulta avere prestato servizio in precedenza nei Bersaglieri.
Dalla documentazione della Brigata d’assalto Garibaldi G.A.P. “Walter Tabacchi”, Bollettino militare n. 2 del mese di settembre: il commissario politico della brigata, incontrato il vice comandante della S.A.P. del 1 Settore di Modena, gli veniva riferito che al mattino dello stesso giorno un sergente della polizia ausiliaria si era presentato armato in una formazione S.A.P. chiedendo di farne parte e dicendo che disertava dalle file repubblicane. Il Commissario politico fattosi descrivere il tipo subito chiedeva di poterlo vedere sospettandolo di trattarsi di un pericoloso provocatore. Infatti appena vistolo non tardava a riconoscerlo per l’agente segreto Baldi Remo da Bologna abitante in quella città in via Oreste Regnoli n. 27 per averlo seguito e controllato nel mese di Marzo a Bologna. Subito interrogato assieme al Comandante della Brigata, pur dichiarando di essere Naldi Remo e di essere diretto a Carpi in cerca di un certo Rossi non meglio identificato e di provenire da Bologna si chiudeva in un assoluto mutismo. Immediatamente il Commissario Politico ed il Comandante della Brigata ordinavano di passarlo per le armi. L’esecuzione aveva luogo alle ore 21 e 30 dello stesso giorno.
Fonte: archivio storico “Livio Valentini” in www.laltraverita.it; vedasi anche Istituto Parri.